Il Consorzio Confindustria Energia diventa Confindustria Energia Adriatica
Nasce Gas-Industria per gli stoccaggi di gas metano e volano i benefit
Il Consorzio Confindustria Energia Pesaro Urbino, nato oltre 11 anni fa con la liberalizzazione del mercato elettrico, cambia nome e si arricchisce di nuovi obiettivi, diventando Confindustria Energia Adriatica. Insieme alle associazioni di Fermo e di Ascoli Piceno si erano avviate negli ultimi anni le basi del progetto di rete "adriatica".
Sono, infatti, già oltre 350 le aziende aderenti ai contratti consortili sia della regione Marche che da fuori regione che hanno portato all'ampliamento geografico dell'area di attività, fortemente voluto dagli organi direttivi e dai soci. Nel 2010 il Consorzio ha chiuso un bilancio con un fatturato di 35 milioni di euro, che diventeranno oltre 40 milioni nel 2011, per un consumo di 320 milioni di kilowattora.
Soddisfatti i Presidenti di Confindustria Fermo, Andrea Santori, di Ascoli Piceno, Bruno Bucciarelli, e di Pesaro Urbino, Claudio Pagliano, che, anche che in veste di Presidente del Consorzio Energia Adriatica, ha commentato: "Abbiamo puntato molto sull'aggregazione seguendo una logica di rete interassociativa, operazione che sempre più spesso consente alle piccole e medie imprese di raggiungere gli stessi traguardi innovativi delle grandi imprese, pur conservando la loro flessibilità ed individualità" e ha aggiunto che "pur gestendo il Consorzio con l'impostazione organizzativa di una media impresa industriale, la leva del profitto lascia il posto alla creazione di opportunità di risparmio per le aziende associate: il vero utile, in definitiva, è il benefit che viene garantito ai soci rispetto ai prezzi medi di mercato". "
Possiamo certamente affermare, ha rimarcato con soddisfazione il Direttore generale di Confindustria Pesaro Urbino, Salvatore Giordano,che i benefici economici diretti ed indiretti del Consorzio Confindustria si aggirano sui due milioni di Euro all'anno".Per aderire ai contratti di energia o gas all'ingrosso non esistono limiti dimensionali o di consumo.La novità più clamorosa dell'anno tuttavia è il successo ottenuto sugli stoccaggi virtuali di gas metano.
Uno specifico decreto, il 130/10, consente aggi alle imprese industriali organizzate in Consorzi di utilizzare pro-quota le riserve strategiche di Stogit Spa (Gruppo ENI), ottenendo un significativo benefit economico derivante dal differenziale di prezzo del gas metano fra estate ed inverno. Una ventina le aziende hanno accordato la loro fiducia nelle scorse settimane al Consorzio, sottoscrivendo un apposito mandato. "Si tratta di un'opportunità unica - ha spiegato Andrea Baroni, procuratore di Confindustria Energia - perché abbiamo sfruttato il network di competenze nate nei consorzi del sistema associativo del centro nord Italia per creare una struttura ad hoc in grado di competere, nell'assegnazione degli stoccaggi dello scorso 21 aprile, con i colossi del settore energetico nazionale".
In poche settimane 11 consorzi del sistema confederale, presenti nelle provincie di Ravenna, L'Aquila, Reggio Emilia, Forlì, Varese, Bologna, Milano, Vicenza, Udine, Lecco e Pesaro Urbino, hanno dato vita al Consorzio Gas Industria, una società di scopo (no profit) ideata appunto per partecipare all'assegnazione degli stoccaggi virtuali.
Raggruppa oltre 600 aziende per 600 milioni di metri cubi di gas metano (in pratica un valore commerciale di oltre 400 milioni di euro). In dieci anni, cioè la durata dei diritti di stoccaggio, porterà un beneficio economico alle imprese aderenti di circa 40 milioni di euro, di cui 2 milioni alle imprese di Confindustria Energia Adriatica.