ENERGIA NUOVE ACCISE 2012
ACCISE 2012: CHI GUADAGNA E CHI PERDE
Il nuovo decreto legato al federalismo fiscale cambia la tassazione sull’energia elettrica introducendo benefici per piccoli e medi consumatori ed aumenti ai consumatori con utenze sopra i 250.000 Kilowattora al mese. Avviato un ricorso di Confindustria chiedere chiarimenti.
Nell’ambito del decreto sul federalismo fiscale (D.Lgs. n. 68/2011) il Ministero dell’Economia e del Tesoro in data 30/12/2011 i Decreti Legge n. 11A16869 e n. 11A16870, ha recepito la direttiva comunitaria 2003/96/CE del 27 ottobre 2003, finalizzata all’armonizzazione delle accise anche nel settore energetico, mediante adozione di una unica aliquota a livello nazionale.
Di conseguenza vengono soppresse le attuali accise comunali e provinciali, con l’introduzione a decorrere dal 1 gennaio 2012 di una nuova unica aliquota delle accise sui consumi di energia elettrica, che tutti i fornitori tramite le fatture mensili di energia elettrica saranno tenuti ad applicare al cliente finale, e che a secondo degli usi sono:
- euro 0,0227 su ogni kWh per uso domestico
- euro 0,0121 su ogni kWh per uso diverso
che vanno a sostituire le precedenti in vigore fino al 31/12/2011:
- erariale euro 0,0031 su ogni kWh
- addizionale euro 0,01136 sui primi 200.000 kWh/mese (per utenze fino a 15 Gw anno)
L’introduzione delle nuove aliquote, risulta particolarmente penalizzante per le utenze “uso diverso”, e quindi le imprese con elevati consumi mensili, essendo stata eliminata la soglia dei 200.000 kWh/mese oltre i quali non si pagava l’addizionale provinciale, mentre risulta conveniente per le utenze “uso diverso” con ridotti consumi mensili, essendo l’accisa leggermente inferiore alla precedente.
A titolo esemplificativo si riportano di seguito tre casi di utenze “uso diverso”, dai quali è possibile verificare gli effetti della nuova accisa rispetto alla precedente:
Esempio --> utenza prelievo con mensile di 60.000 kWh (circa 10.000 Euro)
Anno 2011 (Kwh anno 720.000) costo accise Euro 10.413,00
Anno 2012 (Kwh anno 720.000) costo accise Euro 8.712,00 (- 16,33%)
Esempio caso limite --> utenza con prelievo mensile 252.444 kWh (circa 37.000 Euro)
Anno 2011 (Kwh anno 3.050.000)costo accise Euro 3.055,00
Anno 2012 (Kwh anno 3.100.000 )costo accise Euro 3.055,00
Esempio --> utenza con prelievo mensile di 600.000 kWh (circa 90.000 Euro)
Anno 2011 (Kwh anno 7.200.000) costo accise Euro 49.680,00
Anno 2012 (Kwh anno 7.200.000) costo accise Euro 87.120,00 (+ 75%)
A livello nazione Confindustria ha già segnalato al Governo tale situazione che come si evince comporta un aggravio di costi per gli stabilimenti industriali nella fascia compresi fra i 500.000 Euro ed i 2.000.000 di Euro anno.
Nel sottolineare che tutte le simulazioni ed i valori riportati sono indicativi i nostri uffici restano a disposizione per effettuare analisi e verifiche sui potenziali aumenti alle imprese comprese nelle fasce segnalate.