Con i decreti ministeriali emanati il 5 e 6 luglio 2012, gli operatori del fotovoltaico e altre energie rinnovabili, si ritrovano a dover fare i conti con le novità che disciplinano gli incentivi per l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Come comunicato dall’Autorità con la deliberazione 292/2012/R/efr, le nuove tariffe incentivanti previste per il fotovoltaico entreranno in vigore dal 27 agosto 2012; mentre per le altre rinnovabili la decorrenza è fissata per il 1 gennaio 2013.
Con le nuove disposizioni, viene ridotto il valore degli incentivi ma risulta prolungata la durata delle agevolazioni. Infatti con l’attuale disciplina l’incentivo per le fonti non fotovoltaiche (eolico, idroelettrico, biomassa, geotermica, ecc) è riconosciuto per 15 anni, mentre in futuro la tariffa omnicomprensiva sarà parametrata alla vita media utile convenzionale della tecnologia dell’impianto (mai fissata al di sotto dei 20 anni). Le nuove tariffe incentivanti, che verranno distinte per tipologia di fonte, subiranno una riduzione del 2% all’anno, fino al 2015. Altra importante novità introdotta con le nuove discipline è l’iscrizione ad appositi registri informatici anche per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico: sarà predisposto un registro differente per ogni fonte di energia rinnovabile e specifica tipologia di impianto.
La variabile più grande riguarda però il fotovoltaico e nello specifico la possibilità che le risorse dedicate possano esaurirsi entro brevissimo; c’è addirittura chi sostiene prima dell’entrata in vigore del V conto energia (27 agosto 2012). In riferimento al V conto energia è bene prestare attenzione in particolare a due fattori: 1. limiti di costo, 2. la cessione dell’energia elettrica prodotta. Secondo le nuove regolamentazioni infatti, gli incentivi non potranno più essere riconosciuti decorsi 30 giorni dalla data di comunicazione da parte dell’Autorità del raggiungimento della soglia annua di costo (700 milioni di euro). La concessione, che può essere richiesta dopo l’entrata in esercizio, è atto del GSE, di conseguenza ogni ritardo del Gestore potrebbe comportare la perdita dell’incentivo.
Rispetto al vecchio “scambio sul posto” sono state introdotte delle sostanziali modifiche; infatti le nuove tariffe incentivanti saranno divise in: 1) omnicomprensiva per l’energia ceduta alla rete, 2) premio per l’energia consumata che prevede un incentivo riconosciuto sulla base dell’energia autoconsumata dal proprietario dell’impianto.
Ad essere maggiormente incentivati saranno gli impianti di piccola taglia, infatti gli incentivi decresceranno all’aumentare della potenza installata. Un bonus extra verrà invece riconosciuto agli impianti integrati con caratteristiche innovative (requisiti significativamente rigidi, elencati in un’apposita guida del GSE) che risulteranno avere tariffe incentivanti particolarmente interessanti.