RIFORMA TARIFFA ELETTRICA DOMESTICA

RIFORMA TARIFFA ELETTRICA DOMESTICA

Arrivati gli orientamenti dell'Autorità sulla ripartizione degli oneri

(01/07/2015)

Dopo il primo documento di consultazione DCO 34/2015, sono arrivati gli orientamenti finali dell'Autorità per l'Energia sulla riforma della tariffa elettrica, nella quale i temi più importanti risultano essere due, quali lo spostamento degli oneri generali di sistema dalla parte variabile a quella fissa e la distinzione tra clienti residenti e non residenti.

Da quanto emerge nel DCO 293/2015 cambia impostazione rispetto alla soluzione indicata come preferibile nel precedente documento, che prevedeva una ripartizione al 50% tra potenza impegnata ed energia, invece ora, si propone di raccogliere il 75% del gettito in relazione all'energia prelevata (c€/kWh) e il restante 25% in relazione al numero dei punti di prelievo (c€/punto).

Questa possibilità però secondo l'Autorità non consente di superare la criticità della differenziazione residenti e non residenti, tra i quali rimarrebbe una rilevante redistribuzione del gettito degli oneri generali (pari a circa 700 milioni di euro all'anno); un corrispettivo indifferenziato tra i due gruppi, avrebbe comportato variazioni di spesa troppo elevati per rendere la riforma attuabile in pochi anni.

Secondo stime dell'Autorità l'impatto della riforma evidenzia un aumento della spesa annua di 19 € per l'attuale "residente" (3 kW di potenza e 2.700 kWh/anno di consumi), l'incremento maggiore  di 117 € si dovrebbe avere per la classe F (3 kW non residente e 900 kWh), ma anche le prime due classi (consumi tra 1.500 e 2.200 kWh) dovrebbero registrare aumenti rispettivamente di 71 e 50 €, mentre un risparmio di 42 € è previsto per la classe D (3.200 kWh), con una riduzione più importante pari a 582 € è prevista per l'ultima classe (6 kW e 6.000 kWh).

La tempistica di attuazione della riforma prevede che dal 1° gennaio 2016 partirebbe la nuova struttura non progressiva solo per i servizi di rete, unitamente alle modifiche sugli impegni di potenza (in particolare l'eliminazione del contributo per il cambio di potenza a carico dei clienti finali), mentre per i servizi di vendita la data sarebbe quella del 2017, per poi passare dal 2018 anche agli oneri generali.

L'Autorità ha inviato anche due segnalazioni al Governo, relativi alla riforma del bonus sociale e in tema di impostazione delle accise sui prelievi.


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