Con la delibera 562/2012/R/EEL del 20 dicembre 2012 l’AEEG ha chiarito gli aspetti sulle modalità e tempistiche di adeguamento alla CEI 0-16 degli impianti di produzione da fonte rinnovabili già connessi.
La nuova CEI 0-16 recepisce le prescrizioni dell’allegato A70 e definisce le modalità di prova delle protezioni di interfaccia e le caratteristiche. La revisione della CEI 0-16 era attesa da marzo 2012, quando la pubblicazione della delibera AEEG 84/2012, che attuava l’allegato A70 al codice di rete di Terna, aveva richiamato un futuro aggiornamento della CEI 0-21, e della CEI 0-16, ovvero delle due norme che regolano l’accesso alle reti BT e MT da parte degli utenti attivi e passivi. In particolare la revisione della norma porta in primo piano i problemi sollevati e regolati dall’allegato A70 di Terna, come la partecipazione delle unità GD al controllo della tensione, la limitazione della potenza attiva delle unità GD, l’aumento della potenza attiva per transitorio di sottofrequenza, il sostegno alla tensione durante un cortocircuito.
In riferimento all’allegato A70 di Terna nei capitoli 5 e 8, che riguardo l’esercizio in parallelo con la rete MT/BT in funzione della frequenza, l’impianto di produzione deve essere in grado di rimanere connesso alla rete per un tempo indefinito, per valori di frequenza compresi nell’ intervallo 47,5 Hz ≤ f ≤ 51,5 Hz, e che per soddisfare contemporaneamente le esigenze generali del Sistema Elettrico Nazionale, le esigenze delle Imprese di Distribuzione, nonché le esigenze degli utenti attivi (salvaguardia del macchinario di generazione) e dei clienti finali (qualità del servizio) è necessario adottare logiche di funzionamento in grado di selezionare soglie e tempi di intervento.
Il capitolo 8 per gli impianti di produzione statici, che data la tipologia delle macchine impiegate, si considerano prevalenti le esigenze di sistema rispetto alle esigenze locali. Infatti, e data l’assenza di parti rotanti esposte a rischio di coppie torsionali, sono tollerate dagli inverter anche richiusure automatiche di tipo asincrono (eseguite nella rete MT a monte). Conseguentemente le protezioni di frequenza dovranno essere regolate sempre e soltanto con finestra larga (47,5 – 51,5 Hz) e tempi di intervento compresi tra 0,1 e 4 s. La soglia restrittiva va abilitata solo in presenza di segnali esterni secondo gli schemi indicati nel capitolo 9 dell’Allegato A70 di Terna.
Anche la CEI 0-21 introduce alcune sostanziali novità, fornendo chiarimenti sulle verifiche in campo delle SPI (specificando che le prove vanno fatte in sito, e che “in campo” si intende l’impianto nel quale i dispositivi sono definitivamente installati ai fini dell’esercizio) e sulla modalità di esecuzione delle verifiche, e corregge errori in alcune definizioni e caratteristiche degli strumenti di verifica delle SPI.
In sostanza sulla base della data di connessione dell’impianto alla rete, è importante verificare la scadenza entro la quale eventualmente è obbligatorio adeguarsi, accertandosi di fare entro tale termine gli adeguamenti previsti dalle norme CEI 0-16 e CEI 0-21, trasmettendo la relativa documentazione a distributore e GSE.