PRESENTATO IL DECRETO TAGLIA BOLLETTE
Riduzione incentivi per gli impianti FV oltre i 200 kWp
(23/06/2014)
Il Governo ha presentato il Decreto Competitività, messo a
punto per ridurre il costo dell'energia alle PMI, nel quale sono previsti tagli alle bollette per 1 miliardo e mezzo,
disposti tra decreto legge e successivi decreti attuativi ed un altro miliardo e mezzo di incentivi
fiscali agli investimenti produttivi e alla capitalizzazione d’azienda.
Le misure riguardanti la bolletta elettrica, entreranno
completamente a regime dal 2015 e porteranno ad una riduzione media della spesa
per l’energia elettrica di un miliardo e mezzo di euro a regime, e lo sconto
riguarderà prevalentemente le piccole e medie imprese (70% dei risparmi
complessivi a favore di circa 700 mila soggetti), ma avrà effetti benefici
anche per le famiglie (30%).
Inoltre, le misure sono mirate a ridurre gli oneri per
i soggetti collegati in Media Tensione (ca. 110.000) e per i soggetti collegati
in Bassa Tensione con potenza impegnata > 16,5 kW (ca. 600.000), ed iI
beneficio proposto nel Decreto Competitività non sarà cumulabile con le altre
agevolazioni tariffarie esistenti.
Gli interventi riguardano prevalentemente la riduzione
di incentivi e trasferimenti ai produttori di energia, delle agevolazioni per
specifiche categorie di utilizzatori e dei costi di sistema, in particolare è
previsto:
– più efficienza nelle isole minori
– rimodulazione
sconti alla rete ferroviaria
– stop
socializzazione sconti ex dipendenti società di distribuzione
– semplificazioni
amministrative per i piccoli produttori di rinnovabili (fotovoltaico,
efficienza energetica, biometano)
– rimodulazione
incentivi per il fotovoltaico di grandi dimensioni
– compartecipazione
oneri per reti private
– costi di
funzionamento Gse a carico di chi ne usa i servizi.
Tra le azioni previste nel provvedimento, quella più
discussa, riguarda i titolari di impianti oltre i 200 kWp, circa 8.600 soggetti
su un totale di 200.000 operatori che percepiscono però il 60% degli incentivi,
che saranno chiamati ad optare per un’erogazione dell’incentivo su 24 anni, piuttosto
che sugli attuali 20 anni, ovvero per una riduzione pari all’8% dell’incentivo spettante alla data di entrata in vigore del presente provvedimento; l’opzione dovrà essere
esercitata e comunicata al GSE SpA entro il 30 novembre 2014.
Il decreto prevede però che il produttore possa
optare, in alternativa al predetto allungamento a 24 anni, per una riduzione
volontaria di una quota pari a 8% dell’incentivo spettante alla data di entrata
in vigore del presente provvedimento, e l’opzione dovrà essere esercitata e
comunicata al GSE SpA entro il 30 novembre 2014.
Inoltre sono previste altre azioni, quali:
– riduzione incentivi
interrompibilità
– attuazione
spalmatura per rinnovabili non FV
– adeguamento
regole di mercato (in particolare introduzione prezzi negativi)
– interventi
contro abusi di potere di mercato
– intensificazione
controlli sui beneficiari degli incentivi
– riduzione
colli di bottiglia sulla rete e riduzioni impianti essenziali
– regole più
stringenti nella remunerazione delle reti elettriche nel nuovo periodo
– realizzazione
infrastrutture strategiche.
Mentre, nel settore gas naturale è prevista
l’eliminazione dei sussidi alle centrali ad olio e regole più stringenti nella
remunerazione delle reti gas nel nuovo periodo regolatorio.