SALE IL PUN E CRESCE IL PREZZO DELL'ENERGIA
Segnali di ripresa dei consumi e aumento costo gas
(20/11/2014)
Da quest'anno è diventato chiaro che il PUN è condizionato da
nuovi fattori, dato che sul mercato elettrico italiano non si erano mai
riscontrati dei valori inferiore a 47 €/MWh, che hanno premiato i consumatori
che per il 2014 hanno scelto a suo tempo un prezzo di fornitura variabile.
Questa situazione in particolare si è registrata tra marzo ed
agosto, per poi da settembre subire una curva di forte ripresa in aumento, con
il superamento costante della soglia giornaliera dei 50 €/MWh, per arrivare ad
una media mensile di 10 €/MWh superiore ai mesi precedenti, con una tendenza al
rialzo che è poi stata confermata con i dati di ottobre, con una media che si è
attestata oltre i 62 €/MWh.
Per alcuni il fattore determinante di questo aumento è la
ripresa della normale attività produttiva dopo il periodo delle vacanze estive,
con il conseguente aumento dei consumi, ma l'ipotesi è stata superata dal fatto
che questa situazione non si è verificata a settembre del 2013.
Le cause di conseguenza vanno ricercate probabilmente nelle
modifiche che stanno interessando il parco produttivo italiano e negli eventi
metereologici che hanno caratterizzato l'anno in corso, come l'importante
apporto della produzione derivante dall'idroelettrico, dovuta alle abbondanti
piogge primaverili, ha contribuito in modo significativo al raggiungimento dei
valori minimi toccati in estate.
A questo si va ad aggiungere, il mite inverno scorso che ha
accentuato il surplus di offerta di gas, con riduzione del prezzo, abbinato ad
una estate, caratterizzata da temperature non troppo elevate, che non ha
portato al solito picco di richiesta di energia, con crescente apporto del
parco fotovoltaico.
Nemmeno le tensioni dovute all'inasprimento del conflitto
russo-ucraino, e le conseguenti preoccupazioni sulle forniture di gas dalla
Russia, sono riuscite ad invertire il trend, con un PUN sostanzialmente
costante anche a luglio ed agosto.
Da settembre però sembra cambiato tutto, con un aumento su base
mensile di 10 €/MWh che sarebbe giustificato da un incremento della domanda,
che però non lo giustifica a sufficienza, quindi nasce un dubbio, su quali sono
i reali nuovi fattori che possono condizionare il prezzo dell'energia.