CRESCONO ANCORA GLI ONERI IN BOLLETTA
Per la prima volta gli oneri di sistema superano il prezzo della materia prima
(25/11/2014)
Negli ultimi
anni si è registrato un sensibile incremento della voce oneri di sistema nella bolletta,
per effetto in particolare delle forme di incentivazione per le fonti
rinnovabili.
Per la prima
volta gli oneri di sistema con una incidenza del 37% sul totale della bolletta,
superano il prezzo della generazione, o materia prima, che viene regolata
nell'ambito del contratto di fornitura.
Infatti, da
un'indagine internazionale sui prezzi dell'elettricità e del gas per le imprese
italiane, gli oneri che appesantiscono la bolletta, per la prima volta costano
più della voce generazione, un record negativo che rende ancora più difficile
la competitività dell'industria nazionale, gravata da un costo energetico medio
del MWh che risulta essere quasi il doppio di quello in Francia, Austria e
Polonia.
Nella
bolletta dell'energia elettrica, ad oggi gli oneri di sistema rappresentano un
costo pari al 37,2%, contro il 16% del 2010; negli stessi anni il valore
percentuale relativa alla voce generazione è sceso dal 62% all'attuale 36,9%.
A seguire si
rileva un trend in ascesa anche di altre voci della bolletta, come il
dispacciamento, che raddoppia, mentre la trasmissione anno dopo anno mette a
segno un nuovo record insieme agli oneri fiscali.
Una nota
positiva invece arriva dalle perdite di rete, ridotte di quasi 1,5% rispetto al
2010.
Nello
studio, per fare un esempio, su come è cambiato il costo del MWh, prendendo a
riferimento un'utenza industriale che consuma 450.000 kWh al mese per 5400 ore
di impiego in un anno, i costi sono aumentati di quasi un quarto, ed oggi il
prezzo totale medio è arrivato a quota 154,5 €/MWh, che rappresenta il costo più elevato tra i paesi
industrializzati.
Mentre per
quanto riguarda il gas naturale il prezzo al metro cubo, secondo lo stesso
studio internazionale, per le utenze industriali segna, un calo del 7,62%,
dovuto in massima parte al minor costo della materia prima e della
distribuzione poi, mentre aumentano del 6,5% i costi di trasporto e gli oneri
di sistema.