RIFORMA MERCATO ELETTRICO
Le proposte di Confindustria
(28/09/2015)
Il 22
settembre scorso Confindustria ha presentato il proprio studio sulla possibile
riforma del mercato dell'energia elettrica, che introduce diversi nuovi
concetti e soluzioni, che possano portare ad una maggiore efficienza del
sistema nazionale.
Il
documento elaborato individua le seguenti principali linee d'azione, quali nuove
regole del dispacciamento, per la partecipazione al mercato, di struttura dei
mercati ed il ruolo delle reti.
Per quanto
riguarda il primo punto, viene proposto il passaggio dalle attuali 10
casistiche di valorizzazione dello sbilanciamento a solo due: un meccanismo
"single price" valido per tutte le fonti con un prezzo di riferimento
che utilizzi inizialmente la media ponderata, per poi passare progressivamente
al prezzo marginale.
Mentre
sul fronte della partecipazione ai mercati, il documento propone la piena
aggregazione commerciale (per ora limitata alle sole unità non rilevanti sotto
i 10 MW) in due step: prima su base zonale senza limiti di taglia, poi con
successivo ampliamento del perimetro e con l'aggregazione di domanda e offerta.
Per la
nuova struttura dei mercati, il documento distingue i due grandi segmenti della
capacità (a termine) e dell'energia (a pronti), ed il primo è suddiviso a sua
volta tra capacità strategica (il famoso capacity market) e capacità
flessibile, inteso come mercato a termine dei servizi ancillari e di
bilanciamento, con l'intenzione di far partecipare a tutti i mercati tutte le
fonti, comprese le Fer non programmabili, la generazione distribuita, gli
stoccaggi e la domanda.
Nello
studio si prevedono tre fasi: l'avvio di progetti pilota; la partecipazione
volontaria di impianti esistenti adeguati ai requisiti del Codice di rete; la
partecipazione obbligatoria per i servizi di sicurezza e volontaria negli alti
casi per i nuovi impianti.
L'obiettivo
è di completare il market assessment nel 2020, ma la road map prevede buona
parte degli interventi nel beve termine.