MERCATO ENERGIA STABILE DOPO EFFETTI CONTINGENTI
Prezzi di novembre condizionati dal clima e strategia operatori
(01/12/2015)
Interpretare i prezzi di
mercato (IPEX) dell'energia elettrica che si sono registrati nel mese di
novembre non è cosa facile, la flessione iniziale e la seguente ripresa della
domanda, il clima e le strategie degli operatori sono forse i principali
fattori che hanno avuto effetto sui prezzi che i clienti finali andranno a
pagare per il prossimo anno.
Il fattore climatico, è
probabile che continui a dispiegare i suoi effetti, insieme al proseguire di
interventi di efficientamento energetico da parte di quella miriade di piccole
e medie industrie, che costituiscono il tessuto della realtà produttiva
italiana, sono elementi che condizionano nel breve periodo i prezzi finali.
In ogni caso è un
fenomeno di cui bisogna tener conto, in altre parole quando confrontiamo una
serie storica i dati di un anno, con quelli di anni successivi, dobbiamo aver
presente che dal 2010 in poi e con crescente intensità soprattutto dal 2012, si
sono sensibilmente ridotti gli indici di intensità energetica e di penetrazione
elettrica.
Ne consegue che se la
domanda elettrica rimane ai livelli dello scorso anno questo vuol dire che la
ripresa non è certo vigorosa, ma fronte di una domanda comunque stazionaria si
è registrata una impennata dei prezzi, alla base della quale c'è una decisa
contrazione delle fonti rinnovabili, ed i cicli combinati tornano ad essere i
price maker.
La progressiva impennata
dei prezzi registrata nella seconda parte del mese di novembre, è la
conseguenza di un insieme di concomitanze e casuali, che in parte derivano da
una più efficace strategia di bidding da parte degli operatori, con il ritiro
dal mercato di una serie di unità marginali.
A riguardo però si noterà
che questa impennata dei prezzi non penalizza i consumatori finali, che mentre
pagano di più la commodity energia, pagheranno però nettamente di meno per
l'incentivazione delle rinnovabili, prevista nella voce di bolletta oneri di
sistema, con un saldo finale a loro favore, considerato che i consumi sono
tendenzialmente in aumento.
La progressiva impennata
dei prezzi registrata nella seconda parte del mese di novembre, potrebbe essere
anche la conseguenza di un insieme di concomitanze e casuali, che in parte
derivano da una più efficace strategia di bidding da parte degli operatori, con
il ritiro dal mercato di una serie di unità marginali.
Superate le anomalie
climatiche delle prime settimane del mese di novembre, la domanda ha una netta
ripresa, con un incremento verso fine mese del 5,10% sulle settimane
precedenti, e del 3,39% rispetto allo stesso periodo dello corso anno; ed i
livelli di prezzo di energia elettrica attuali per l'anno 2016, avvicinandosi
il delivery, risultano aver raggiunto una certa stabilità, che salvo imprevisti
stagionali e geopolitici, potrebbero mantenersi tali ancora per diverso tempo.