RIFORMA DELLA TARIFFA ELETTRICA DAL 1 GENNAIO 2016
Per le utenze domestiche superato il metodo a scaglioni
(11/01/2016)
Per rendere quello che
paghiamo in bolletta più aderente ai costi dei servizi di rete, dal 1 gennaio
2016 entra in vigore per le utenze domestiche la riforma della tariffa
elettrica che, oltre a promuovere la diffusione di consumi efficienti, prevede
semplificazione della bolletta e spesa coerente ai prelievi.
In particolare, a
seguito del recepimento (D.Lgs. 102/14) della direttiva europea 27/2012
sull’efficienza energetica, è previsto un graduale superamento dell’attuale
struttura progressiva a scaglioni delle tariffe di rete e degli oneri generali
di sistema (con in cui il costo unitario del kWh cresceva per scaglioni
all’aumentare dei prelievi); in sostanza, viene quindi superato il principio con
cui chi consuma di più, a parità di costo del servizio, paga anche qualcosa per
chi consuma di meno.
Pertanto, scompare il
sistema a scaglioni che, oltre ad essere iniquo in certi casi, contribuiva a
rendere la lettura della bolletta più complicata.
Il processo di riforma
partito il 1 gennaio 2016 durerà tre anni, per arrivare gradualmente al gennaio
2018 dove la tariffa di rete (trasmissione, distribuzione e misura dell’energia
elettrica) e la tariffa per gli oneri di sistema, che rappresentano insieme un
totale pari a oltre il 40% dell'intera bolletta, saranno uguali per tutti e per
ogni livello di consumo.
A quel punto tutti gli
utenti pagheranno in modo più equo per i servizi che utilizzano e la gradualità
permetterà di evitare eccessivi effetti su chi oggi con bassi consumi paga un
po’ meno.
Secondo i calcoli dell'AEEGSI la spesa media per un
cliente tipo (con consumi di 2.700 kWh all'anno ed una potenza di 3 kW) sarà in aumento di circa 21 euro, e l'impatto della
riforma, comprese imposte, potrebbe essere oggi stimato in 0,9 euro al mese nel
2016 e 2017, per passare a 0,76 euro al mese nel 2018 (la spesa annuale
passerebbe così dai 505 euro a 526 euro).
Mentre per le famiglie numerose con consumi medi di 3.200 kWh/anno, il risparmio stimato complessivo in questi tre anni sarebbe
di circa 46 euro, poiché la bolletta annua
scenderebbe dai 668 euro a 622 euro; il risparmio sarebbe ancora maggiore per
di chi ha consumi con potenza maggiorata.
Altro obiettivo della
riforma sarà quello di stimolare il ricorso all'installazione di tecnologie
efficienti (come per esempio le pompe di calore, le auto elettriche o le
piastre a induzione), oggi frenate dagli eccessivi costi di utilizzo per la
progressività della tariffa, rispetto alle soluzioni tradizionali a gas
naturale.